Come combattere la muffa?
Anzitutto è necessario eliminare le tracce di muffa esistenti. Allo scopo si possono impiegare vecchi rimedi come l’alcol denaturato. In commercio sono disponibili anche vari prodotti fungicidiIl passo successivo consiste nell’individuare e eliminare le cause dell’inconveniente.
Eliminare le cause
La formazione di muffa può essere dovuta a diversi fattori: insufficiente isolamento termico delle pareti, presenza di ponti termici, errate abitudini di riscaldamento e di ventilazione della casa.
Consigli
1 Monitora l’ambiente
Un igrometro collocato nelle stanze infestate dalla muffa (meglio se in prossimità delle aree più colpite) permette di monitorare il grado di umidità e osservarne l’eventuale relazione con lo sviluppo di colonie fungine.
2 Ricambia l’aria ma… fai attenzione!
E’ sempre opportuno ventilare i locali, individuando per tentativi la durata e il tipo di ventilazione (aerazione d’urto, correnti d’aria) che influiscono sul grado di umidità. In questo modo si capirà anche se il problema muffe dipende dal ricambio d’aria, e quindi se può essere risolto semplicemente modificando tempi e modi di ventilazione della casa.
Aprire per troppo tempo può essere controproducente!
Inoltre non commettere l’errore di non riscaldare mai alcune stanze o di riscaldarle in maniera indiretta sfruttando il calore presente nel resto dell’abitazione.
3 Installa una VMC anche con sensore di CO2
Oltre alle muffe, un insufficiente ricambio d’aria può causare anche un’eccessiva concentrazione di anidride carbonica (CO2).
Installando un sistema di ventilazione centralizzato o decentrale oppure un dispositivo di apertura-chiusura automatica delle finestre a ribalta, si garantisce un corretto ricambio d’aria nelle stanze. In questo modo si previene sia la formazione di muffe sia un’eccessiva concentrazione di CO2.